L'ARTE DEL CIRCO

Nel buio della notte

Passioni e desideri si consumano nel buio della notte. Sotto le luci dei riflettori di un tendone battuto dal vento e riscaldato dal calore di un’umanità varia e meravigliosa nella sua diversità, insieme ad improbabili compagni di un breve viaggio che si consuma fino all’alba come nei sogni.

C’è di tutto un po’ come nella vita sotto questo tendone, gli eccessi, il romanticismo, la decadenza, il sesso e l’erotismo. Visioni oniriche, la stanchezza e l’eccitazione, la follia e la vergogna...il sorriso e la disperazione, le paure, i vizi, i dubbi e le debolezze.

La fantasia
e la memoria

Come nasce l’idea del “Circo Nero”? Dall’amore e dal fascino che sui bambini di tutto il mondo esercita il Circo... Quello dei tendoni piccoli e scalcinati col puzzo di fieno e di merda di cavallo, di venditrici improbabili di coloratissimo zucchero filato, quell’esercito di personaggi “strani” che arrivavano in città sotto Natale in una Firenze dalle strade illuminate a festa...

...con la “scoperta” dello stupendo film “Freaks” di Tod Browning del 1932, inno all’amore e alla tolleranza. La storia si sviluppa in un circo, quando il circo era mettere in mostra i diversi, i “mostri”, i freaks appunto.

È una "corte dei miracoli", un piccolo omaggio nel ricordo di Federico Fellini...

 

IL CARROZZONE

Tolleranza e allegria

E il Circo Nero cosa mette in mostra?

I freaks dei nostri tempi, chi è diverso e chi si sente diverso anche solo per una sera, e si sente parte di una famiglia che magari non conosce tutta ma che sa che esiste e che ritrova ogni tanto da qualche parte a festeggiare...

Una strana armata che fa della tolleranza e dell’allegria una delle sue bandiere preferite...un vero e proprio “carrozzone” che arriva e scappa, e che nel percorso si diverte.